Dopo una piccola pausa estiva, Fattidinuoto weekly è tornata, e ci sono diverse novità da raccontarvi, insieme a tutto quello che succede nel mondo del nuoto. Con calma arriviamo a tutto, oggi partiamo con un fotoracconto direttamente dalla International Swimming League
È difficile spiegare con parole, o giri di parole, quello che ho provato ad assistere dal vivo alla International Swimming League.
Nello scorso weekend, sono stato a Napoli per i match 3 e 4 ed ho avuto quindi l’occasione di poter vivere la manifestazione dall’interno, vedere ed ascoltare quello che, finora, avevo solo osservato in tv. Oltretutto, per me era anche la prima volta a Napoli in generale.
Per facilitare la spiegazione ed il racconto, mi affiderò ad alcune delle centinaia di foto che, da buon boomer che cerca di essere al passo con i tempi social in cui viviamo, ho scattato qua e là.
FASE 1: Bambino al Luna Park
Piscina vuota, parto subito di selfie anche con i muri. Per non sentirmi solo, in molti ho lasciato il dito in alto a sinistra.
FASE 2: Oh, ci sono le gare!
Nonostante sia qui col miglior fotografo che c’è in circolazione (Fabio Cetti, le foto sui nostri profili social), non mi faccio mancare uno scatto per qualsiasi cosa succeda. Compreso Dressel che esce dall’acqua pronunciando, come noi comuni mortali, un bel “oplà”.
FASE 3: C’è Napoli da vedere (che poi si sa cosa succede dopo)
Anche qui, non mi sono fatto mancare niente. In due mezze giornate, quasi 20 chilometri a piedi, con apice toccato nel lungo pellegrinaggio che mi ha portato a Villa Pallavicini (che non è neanche il suo vero nome) location principale di “Un posto al sole” della quale, fino a domenica mattina, ignoravo l’esistenza. Nella foto, il premio per la scarpinata.
FASE 1/BIS: BAMBINO Che incontra i suoi miti.
Vabbeh, Lenny Krayzelburg. Che ve lo dico a fare.
FASE 4: La stanchezza che sale.
Prima della serata finale, ho accusato un leggero down, che potete tranquillamente verificare nell’immagine qui sotto. Ci hanno pensato dj e speaker a rinsavirmi, fornendomi quei grammi di adrenalina che mi servivano per concludere l’esperienza.
FASE 5: Mi dovete portare via con la forza!
Non me ne vado manco morto: io e il mio dito facciamo foto ovunque, soprattutto se c’è Federica Pellegrini che dispensa autografi a dei bimbi mai così felici (come li capisco).
FASE 6: Tutto ha una fine
Com’era quella cosa del milanese che piange due volte quando va a Napoli? Ciao Vesuvio.
p.s. Lo spettacolo è stato esattamente come me lo aspettavo: bellissimo. Qui qualche link da vedere: Fioravanti, Pedoja, LeClos, DiLiddo, Franceschi, Martinenghi, Pellegrini.
See you later!