#Fattidinuoto Weekly torna nelle vostre mail con un’edizione dedicata ai risultati del weekend ed all’attesa per gli eventi più imminenti, Europei e Mondiali, ma dedicata soprattutto ai campioni, quelli che ci emozionano, quelli da Hall of Fame.
Risultati dal Mondo
Qualcuno che va forte c’è, anche in questo periodo dell’anno nel quale tutti sembrano essere più impegnati a mettere il fieno in cascina che a cercare il risultato. Parlo per esempio di Reona Aoki che a Tokyo piazza un 1.05.98 nei 100 rana, tempo che ci interessa parecchio perché la mette dietro solo a Benedetta Pilato e le sue due prestazioni alla World Cup (1.05.75 - 1.05.83).
Parlando di possibili rivali per i nostri andiamo in Ungheria, ai campionati nazionali in vasca corta, dove la gara più interessante è stata negli 800 stile, con Zalan Sarkany a vincere in 7.43.41 seguito da David Betlehem in 7.37.28. Per i due, bella sfida anche nei 400, vinti per 15 centesimi da Sarkany in 3.40.31.
C’è stato anche il trofeo José Pinkel, a San Paolo - Brasile, al quale ha partecipato Luca Dotto (22.42 in batteria nei 50sl, 22.73 in finale), e nel quale c’è stato il rientro alle competizioni di Bruno Fratus (22.82 nei 50 sl), uscito da un difficile periodo come da lui stesso comunicato tramite i social.
Nel mondo delle High School USA ha fatto molto clamore la prestazione del 17enne Kaii Winkler, autore di un weekend di gran livello e di ben due record nazionali (100 sl in 42.12 e 200 sl in 1.32.68, in yards). Un prospetto da tenere d’occhio, di quelli che fanno sognare gli USA insieme al già noto Luka Mijatovic, che si è migliorato di oltre cinque secondi nei 400 stile (4.17.07, sempre yards), e a Teagan O’Dell, che abbiamo visto all’opera ai Mondiali Junior, che ha comunicato la scelta per l’università, CAL. Succede così che i tre prospetti migliori uscenti dalle high school hanno scelto tutti il college californiano: Alex Shackell, Claire Weinstein e Teagan O’Dell.
Si è nuotato anche dalle nostre parti, in vasca corta: a Milano nella Swimmicup, ospitata dalla Aquamore Bocconi Sport Center, che ha visto un ottimo record di partecipazioni ed il ritorno in acqua di Matteo Rivolta, e a Bolzano, con protagonisti Noè Ponti (49.85 nei 100 farfalla) e Charlotte Bonnet (24.72 nei 100 stile).
Qui Otopeni
Ora spazio al Trofeo Nico Sapio, che definirà gli innesti al team italiano per gli europei in corta (i big sono già convocati), anche se quest’anno le gare in vasca da 25 sembrano essere ancor meno determinanti che negli anni scorsi. Sul sito ufficiale della LEN si trova la prima lista di presenti alla rassegna continentale, nel tentativo di creare hype per la competizione (che comunque, vi dirò, io ne ho).
I nomi caldi dall’estero sono il padrone di casa David Popovici, i francesi Grousset e Manaudou, i campioni olimpici inglesi Dean, Scott e Richards, Kamminga e Toussant dall’Olanda, Louise e Sophie Hansson dalla Svezia, l’ucraino Mykhailo Romanchuk ed il lituano Danas Rapsys. Grandi assenti Adam Peaty e Sarah Sjoestroem. C’è spazio perché la lista si allunghi, le iscrizioni chiudono il 25 novembre.
Qui Doha
Continuano le defezioni, ufficiali, dal mondiale di Doha: non ci saranno nemmeno Summer McIntosh e Maggie McNeil, e con loro buona parte della nazionale canadese, che punta dritta ai Giochi snobbando di fatto i Mondiali. Nonostante un Prize Money interessante, la rassegna iridata messa ad inizio anno Olimpico continua a produrre reazioni ambivalenti: in questo, la linea italiana è quella che ha reso maggiormente appetibile la partecipazione, mentre le nazioni che effettuano i trials puri sembrano più orientate ad una spedizione ragionata. Chi vincerà a Doha sarà comunque campione del mondo, almeno fino all’anno prossimo, ed avrà al collo una medaglia che vale come le altre.
Va comunque detto che una collocazione più razionale e mirata dei Mondiali ne aumenterebbe indiscutibilmente il valore e la partecipazione: o si torna all’alternanza negli anni dispari oppure si cambia tutto e si fa un Mondiale ogni anno (escluso l’anno Olimpico) in estate. Assegnare la cuffia iridata da indossare tutta la stagione nella gara in cui si è campioni del mondo non sarebbe così male.
Hall of fame
Non è così conosciuta come negli sport professionistici americani, ma anche il nuoto ha la sua Hall of Fame, e così anche il nuoto di fondo. Questa settimana sono stati annunciato gli introdotti in quest’ultima, la International Marathon Swimming Hall of Fame, e tra loro ci sono due nomi importantissimi del nuoto italiano, Simone Ruffini e Arianna Bridi. Le nostre congratulazioni vanno ad entrambi, in particolare - non ce ne vorrà Simone - ad Arianna, che contribuisce con la sua penna delicata e mai banale alla divulgazione del nuoto su Corsia4. Leggere i suoi pensieri è spesso motivo di ispirazione per tutti noi, oltre che un grande onore.
See you later!