“Virtual Private Servers: Non-recoverable” Questo è il messaggio che non avremmo mai voluto ricevere. Ma così è.
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- 130 A TOKYO
A Strasburgo c'è stato un incendio che ha messo ko i server di OVH, casa di moltissimi siti tra i quali, purtroppo, anche Corsia4 e Fattidinuoto. Se in questi giorni non avete visto aggiornamenti ne approfondimenti, ecco spiegato il motivo. Ci rileggerete presto e nel frattempo ci avete potuto trovare sui social, dove ci facciamo coraggio e continuiamo a raccontarvi nuoto e dintorni con la consueta passione.
Sentimenti che esprimono bene la situazione di Gregorio Paltrinieri.
CORAGGIO e PASSIONE
Hai vinto Europei, Mondiali ed Olimpiadi, sei riconosciuto universalmente il migliore in ciò che fai, hai sponsor, squadre, un team studiato su misura per te, tutto funziona ed hai ottenuto risultati a nastro. Per decidere, in una situazione come questa, di smantellare tutto e cambiare rotta, ci vuole coraggio. Un coraggio che dimostra fame agonistica, ambizione e passione.
Gregorio Paltrinieri lo ha fatto e sta procedendo su una strada che nemmeno il suo peggior nemico gli avrebbe consigliato, una strada che da fuori poteva sembrare complicata e rischiosa ma che nella sua mente era chiara fin dall'inizio. L'anno scorso, al SetteColli, ha fatto il record europeo dei 1500, con il quale ha messo in chiaro le cose. Quest'anno è partito per le World Series di fondo e a Doha (prima tappa) ha già portato a casa un terzo posto, arrivando in scia dei primi due.
Sebbene nuotare è sempre nuotare, vasca e mare son due cose diverse e non serve un esperto per spiegarvelo. Primeggiare in una e anche nell'altra specialità è cosa per fenomeni, quindi non facciamo l'errore di dare per scontate le prestazioni di Paltrinieri. Che è, lo ammetto, il nuotatore che mi gasa di più al mondo.
INGIUSTIZIE
Alex Di Giorgio, che era stato condannato per doping, viene scagionato, nell'ennesima vicenda che vede un atleta messo ingiustamente alla gogna da accuse che poi si rivelano non veritiere. Di Giorgio ha assunto la sostanza dopante tramite un integratore contaminato, senza accorgersene e senza alcuna intenzionalità. La squalifica di 8 mesi non si allungherà a 4 anni, ma dopo uno stop così un atleta può tornare a gareggiare?
La sacrosanta battaglia delle agenzie antidoping, come è normale che sia, a volte si inceppa, solo che fa sempre molto male vedere rovinata (o comunque compromessa) la situazione di un atleta innocente, almeno tanto quanto ci faccia piacere vederne uno colpevole che viene giustamente fermato.
Sul tema doping ed etica dello sport, c'è anche chi prova a ragionare in modo diverso, pensando che forse il doping potrebbe essere parte integrante del futuro dello sport. Un problema molto più ampio di quanto non possa sembrare, che merita di essere affrontato senza pregiudizi.
6-11 LUGLIO 2021
Decisamente un buon modo per guardare avanti e sperare in un futuro più “normale” di quello che stiamo vivendo ora. Gli Eurojunior si svolgeranno al Foro Italico, pochi giorni prima del Settecolli, in un’estate che potrebbe rivelarsi finalmente liberatoria. Che si concluderà, si spera, con i Giochi di Tokyo.