Sono già passati 7 giorni? Siete anche voi in zona gialla? Piove e fa freddo?
-172 GIORNI A TOKYO
In una settimana può succedere di tutto ma anche non succedere niente, ed in questi ultimi sette giorni la vasca non ci ha fornito risultati eclatanti. Sarà che in America aspettano tutti il Super Bowl, sarà che in Italia si va in collegiale, sarà che in generale c’è poca certezza su dove e come si svolgeranno le Olimpiadi, ma dobbiamo accontentarci dei video degli allenamenti dei nuotatori, che ci ricordano tristemente i tempi del primo lockdown.
FLORIDA CAPUT MUNDI
Proprio mentre sembrava che dal CIO arrivassero le prime piccole conferme, salta fuori che il capo finanziario della Florida ha scritto una lettera al comitato olimpico nella quale propone lo Stato che rappresenta come alternativa per l’organizzazione dei Giochi. “So che le Olimpiadi vogliono Tokyo, ma ho paura che Tokyo non voglia le Olimpiadi”, avrebbe scritto, gettando ancora più ombre su una vicenda che è ben lontana dalla conclusione. Nel caso impensabile che la sua proposta venga accettata, in Florida verrebbero organizzati, nell’arco di pochi mesi, SuperBowl, Wrestlemania e Olimpiadi. Eccezionale.
QUALCOSA SI MUOVE
Intanto si prova, timidamente, a ritornare verso la normalità: la tappa di marzo delle TYR Pro Swim Series si svolgerà in un’unica sede, a San Antonio, con 300 atleti partecipanti. Viene superata quindi la divisione effettuata a gennaio (due concentramenti separati da 200 nuotatori ciascuno), ma con un numero totale minore di atleti. Nonostante la base di partecipazione sarà meno ampia, dovremmo vedere più agonismo e quindi più sfide al vertice.
Sempre negli USA, il Nebraska è tronato ad essere zona verde, che significa la possibilità di organizzare eventi indoor con il 100% della capacità. Potrebbe essere una buona notizia: il palazzetto di Omaha, sede dei trials di nuoto, ha una capienza di 18mila posti e, nella settimana delle selezioni olimpiche, fa solitamente registrare il tutto esaurito, rendendo i trials US uno spettacolo simile (se non a volte anche più coinvolgente) delle Olimpiadi stesse. Da qui a sperare negli spalti gremiti ci vuole tempo e pazienza, ma è un primo passo.
PASSI
Di passi ne fa pochi, invece, la situazione delle nostre piscine, ancora ufficialmente chiuse ai non agonisti fino a data da destinarsi. Il rischio inizia a diventare serio: c’è chi non aprirà più, ci sono migliaia di bambini che non impareranno a nuotare, altrettanti mancati agonisti e chissà quanti che nemmeno si avvicineranno al mondo del nuoto. Bisogna sperare in un’Olimpiade da rilancio, come fu Sydney 2000, e in una situazione sanitaria finalmente sotto controllo per pensare ad un settembre più roseo. Altrimenti, ci troveremo tutti a nuotare nel naviglio e vedere i nuotatori solo nelle interviste del nostro amico Brett Hawke.
La statistica della settimana riguarda l’era dei costumoni. Quali record sono stati migliorati di più dopo l’abolizione dei super body?
La rana maschile spadroneggia con 15 miglioramenti totali (tra 50, 100 e 200) mentre lo stile libero è in fondo alla classifica. Unici record che non sono stati migliorati nell’era poliuretano: 1500 stile maschi e femmine. Approfondiremo…
Foto copertina by Fabio Cetti